Musica greca – Progresso e declino

Modi e tonalita’

La maggior parte della musica greca, possedeva storicamente 12 note all’ottava. Nel Medioevo e nel Rinascimento, l’Europa utilizzo’ i modi come lo “Ionico” (maggiore) e l'”Eolio” (minore) nella chiesa e nella musica secolare. Tuttavia, la musica Rebetika ha dimostrato un maggior allontanamento da questo sistema includendo note appartenenti ai sistemi Arabi e Turchi. In Egitto si usano 24 note, equidistanti, per ottava, ed in Turchia ci sono teoricamente 53 note all’ottava! e molte di queste note “supplementari”, sono note che non si utilizzano nella musica occidentale, ma compaiono frequentemente nella musica di Rebetika. Gran parte della musica Rebetika e’ strutturata più come le melodie del sistema Makam (sistema modale) della Turchia e dell’Egitto che non come il sistema modale della Grecia. Un ragione per cui questo genere di musica e’ cosi’ importante e’ che l’organizzazione melodica della Rebetika generalmente e’ stata mantenuta nella musica Greca moderna. Nella teoria Turca di musica, si descrivono oltre 270 makams, la maggior parte dei quali sono abbastanza oscuri. Nelle centinaia di canzoni Rebetike, almeno 35 makams sono stati usati ripetutamente e fra questi ce ne sono certamente di “comuni” e di “meno comuni”.

Progresso e declino

Ampiamente accettata dai rifugiati del 1922, il Rebetiko usci’ dalla sua oscurita’ e segui’ lentamente la strada per gli studi di registrazione. Le prime registrazioni sono state fatte in varie città degli Stati Uniti nel 1897. Seguirono Londra e Leipsig e intorno al 1930 le prime registrazioni Greche furono fatte dalle compagnie “His Master’s Voice”, “Columbia” e “Odeon”. Vale la pena di accennare che la BBC possiede una collezione eccellente di registrazioni delle canzoni popolari greche. A partire dal metà guerra, il numero di diseredati ed i “down-and-outs” nella società Greca aveva già cominciato ad aumentare.

Ciò fu dovuto pricipalmente alla dittatura di Metaxas che precedette la seconda guerra mondiale. La successiva occupazione tedesca (1940-1944) diffuse fame, terrore e disperazione, distruggendo la struttura sociale del paese; per concludere, in seguito alla ritirata tedesca, scoppio’ la guerra civile che ha duro’ fino al 1948. L’occupazione tedesca in particolare ridusse quasi tutta la popolazione Greca, indipendentemente dalla classe sociale, ad una massa non privilegiata. Quindi, dopo i rifugiati del 1922, il Rebetiko espresse ancora una volta l’infelicita’ e l’afflizione della gente perseguitata, solo questa volta su una scala nazionale. Dal 1946 in poi il Rebetiko raggiunse il suo apice ed uno dei suoi compositori più grandi fu il carismatico Vassilis Tsitsanis.

Tsitsanis riuscito quasi da solo a liberare il Rebetiko della sindrome della prigione, del mondo sotterraneo e del teke. Lo raffino’ e parlo’ a tutti i Greci, generando una musica popolare genuina. Tuttavia l’inizio del periodo “popolare” segno’ anche l’inizio della fine. L’ eccessiva commercializzazione stabili’ le nuove regole. Manolis Chiotis, il primo e forse insuperato virtuoso di bouzouki, aggiunse al bouzouki una quarta corda cosi’ da rendere la sintonizzazione identica a quella delle prime quattro serie della chitarra; ciò rese più facile l’accompagnamento tipo-chitarra ai virtuosismi. Inoltre, introdusse il bouzouki elettrico per aumentarne il volume, poiche’ le canzoni di rebetika ora venivano rappresentate in stanze enormi e lussuriose e di fronte ad un vasto pubblico. La grande quantità di registrazioni prodotte attacco’ ed altero’ il vecchio, autentico stile e la qualità inevitabilmente inizio’ a declinare. Dal 1960 in poi, il commercio ed il profitto facile degradarono il Rebetiko. Durante lo stesso periodo la Grecia inizio’ a recuperare, superando la crisi sociale causata dall’occupazione tedesca e dalla guerra civile.

L’economia fu ravvivata ed una robusta classe media emerse. I Rebetici non esistettero più come gruppo sociale; di conseguenza, la musica Rebetika cesso’ di essere prodotta. Il suo stile musicale comunque diede vita alla cosiddetta “musica popolare artistica” della Grecia. Effettivamente, il crepitio di morte del Rebetiko fu simultaneo alla sua scoperta da parte dei compositori greci artistici Manos Hadzidakis e Mikis Theodorakis. Hadzidakis in particolare in una sua conferenza nel 1949 fu il primo ad usare le caratteristiche del Rebetiko con l’elite intellettuale del paese, in un momento in cui era ancora considerata musica decadente. Questi due compositori, ai quali si uni’ più tardi Stavros Xarhakos, adottarono lo stile musicale, i ritmi e gli strumenti del Rebetiko, generando cosi’ una nuova forma artistica ed elegante di musica popolare che ha reso il bouzouki internazionalmente conosciuto e quasi sinonimo di Grecia. Tuttavia, secondo Elias Petropoulos, “il bouzouki non e’ sinonimo di Grecia, ma di Rebetiko”.

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