Vino
“Il vino di Rodi: tradizione, storia e sapori dell’isola”
Il vino: gli antichi popoli di Rodi, seguaci di Hermes Kerdoos, il Dio del profitto, conoscevano bene il valore del commercio, fatto comprovato da diverse fonti storiche. Grazie alla collocazione favorevole dell’isola, vicino al continente asiatico e punto di contatto per i Greci e le popolazione orientali, la sua importanza nel commercio del mondo Ellenico fu enorme, considerate le sue dimensioni.
Rodi era conosciuta per essere una delle prime isole dell’Egeo a praticare la coltivazione delle viti per la sua produzione e applicare il processo di vinificazione.
Supportata dalla sua potenza navale, Rodi divento’ il piu’ famoso mercato di vini e raccolti a partire dalla meta’ del VII secolo, cosa che porto’ incredibili fortune all’isola.
Ritrovamenti archeologici, iscrizioni e fonti letterarie sono le maggiori fonti di informazione riguardo al commercio di questo nettare nei tempi antichi. Grazie a questa ricchezza di ritrovamenti sappiamo oggi che le anfore e i vasi di terracotta furono utilizzati soprattutto per trasportare e vendere il vino di Rodi cosi’ come per altri prodotti come olio, olive e frutta secca.

Le anfore per il vino vennero prodotte in una varietà di figure e di colori. Queste caratteristiche ci aiutano a distinguere la loro origine. Tutte le anfore erano costruite con i colli stretti in modo che potessero essere tappate. Vennero aggiunte inoltre due maniglie verticali opposte e nella parte inferiore una base aguzza o un pomo che potesse essere usato come terza maniglia per versare il contenuto dell’anfora una volta capovolta. I reperti ci portano alla conclusione che questo tipo di anfore ਠstato costruito fin dal settimo secolo a.C.
Il vino
Le anfore per il vino furono indispensabili per il commercio e la loro forma era perfettamente adatta all’uso. La loro base appuntita assicurava un buon incastro tra le ancore posizionate orizzontalmente in due o tre file nelle stive delle navi, migliorando il bilanciamento della nave e ottimizzando l’uso dello spazio.
Lo studio delle anfore per il suo trasporto e’ la chiave della storia del commercio del di questo prodotto nell’antichita’. Le caratteristiche delle anfore differivano di citta’ stato in citta’ stato tanto da diventare quasi un simbolo di ciascuna.
Maniglie stampate di anfore per il vino di Rodi sono state ritrovate in tutta l’area del mediterraneo e in centinaia di siti antichi attorno al fiume Danubio, il Mar Nero e persino in India.
Queste anfore per il nettare degli Dei erano anche marcate con un paio di bolli contenenti la rosa o la testa raggiata del dio sole, Elios.
La speculazione ci dice che ad un certo punto ci debbano essere stati degli indici bibliografici delle autorità e delle date contrassegnate sui bolli, ma purtroppo nessuna annotazione di queste liste e’ stata trovata. I ceramisti hanno iscritto i loro nomi e i grappoli d’uva sulle anfore che hanno prodotto, ulteriore prova che le anfore giungessero da un artigiani Rodioti e i loro contenuti da vigne di Rodi. Molti secoli dopo l’indicazione di Origine Controllata e’ stata adottata dai francesi. Oggi e’ una pratica internazionalemente adottata.
Precursori del sistema moderno di denominazione, i bolli delle anfore inoltre contenevano due nomi. Uno era un’approvazione di un fornitore autorizzato e l’altro il nome di un funzionario annualmente nominato, quale il prete capo di Rodi, che inoltre ha servito da riferimento della data.
Vini di Rodi: Athiri e Amoriano, i tesori dell’isola greca
L’isola di Rodi, oltre alle sue spiagge incantevoli e ai siti storici, è famosa anche per la sua tradizione vinicola millenaria. Tra i vitigni autoctoni più celebri spiccano Athiri e Amoriano, due varietà che rappresentano l’essenza dei vini dell’isola e la passione dei produttori locali.
Athiri: il bianco aromatico e versatile
L’Athiri è un vitigno bianco a bacca bianca, diffuso soprattutto nelle zone soleggiate e ventilate di Rodi. I vini Athiri si distinguono per il loro profumo fresco e fruttato, con note di mela, pesca e fiori bianchi.
Questi vini sono generalmente leggeri e sapidi, perfetti per accompagnare piatti di pesce, insalate mediterranee e formaggi freschi. La versatilità dell’Athiri lo rende ideale anche come aperitivo durante le calde serate estive dell’isola.
Amoriano: il rosso storico e corposo
L’Amoriano, noto anche come Mandilaria è un vitigno rosso autoctono che produce vini corposi, dal colore intenso e dai tannini morbidi. Il suo sapore richiama note di frutti rossi maturi, spezie delicate e un leggero retrogusto minerale che ricorda i terreni vulcanici dell’isola.
I vini Amoriano sono perfetti da abbinare a piatti di carne, arrosti e formaggi stagionati, e sono apprezzati sia dai turisti sia dai veri intenditori di vini greci.
La tradizione vinicola di Rodi
I vini Athiri e Amoriano non sono solo bevande: rappresentano la cultura, la storia e la tradizione di Rodi, tramandate di generazione in generazione. Le cantine locali continuano a produrre vini secondo metodi tradizionali, spesso combinati con tecniche moderne per ottenere qualità superiore e riconoscimenti internazionali.
Perché provare questi vini
Assaggiare un bicchiere di Athiri o Amoriano significa immergersi nei sapori autentici dell’isola di Rodi, vivere un’esperienza sensoriale unica e scoprire la ricchezza enogastronomica della Grecia. Sia che tu sia un amante dei vini bianchi freschi o dei rossi corposi, quest isola offre un viaggio attraverso aromi, storia e tradizione che rimane nel cuore di ogni visitatore.
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