Periodo Bizantino
“Il Periodo bizantino a Rodi: eredità, fortificazioni e fede millenaria”
Storia di Rodi – Periodo Ellenistico Romano – Periodo Bizantino – Occupazione Italiana
Visitata da San Paolo nel VI sec. il cristianesimo si diffuse velocemente sull’isola. A Lindos vennero battezzati i primi cristiani. I vescovi ebbero la giurisprudenza su dodici diocesi nel sec. IX, si separarono dalla chiesa di Roma e seguirono lo scisma di Fozio. Lo spostamento della capitale dell’Impero da Roma a Costantinopoli, avvenuto nel 330 d.C., valorizza l’importanza strategica ed economica dell’isola.
Posizionata lungo la rotta marittima che collega la capitale imperiale con le ricche e feconde province dell’impero come l’Egitto, la Siria e la Palestina, assume un ruolo importante nel commercio Bizantino. Recenti scavi hanno portato alla luce magnifiche opere pubbliche e private dei secoli quinto e sesto d.C., dimostrando un’elevata capacita tecnica ed economica. Per adorare il Dio e per onorare i martiri della nuova religione cristiana, costruiscono grandi basiliche nella citta’ e nella campagna, decorate con affreschi, mosaici a muro e marmi variopinti.

Periodo Barberini sarebbe Anastasio
Periodo Bizantino
Diviso l’Impero, Rodi venne assegnata a Bisanzio e affidata al controllo del governatore Leon Gavalas che si distacco’ da Costantinopoli. Per i primi secoli del periodo medievale, Rodi continua ad essere la capitale dell’isola diventando la capitale dei Ciberiotti quando i Bizantini la divisero in “temata” (province). La fine dell’espansione arriva nel 515 d.C. quando un grande terremoto la rase al suolo e nonostante le cospicue somme di denaro elargite dall’Imperatore Anastasio,la citta’ non ritrovo’ piu’ il suo splendore.
Agli inizi del VII secolo venne continuamente attaccata dai Persiani in guerra con l’Imperatore Eraclio e venne da conquistata nel 620. Dal 653 e per cinque anni fu occupata dagli Arabi di Siria e nel 717/8 passo’ ai Saraceni. Nell’807 il Califfo Harun al Rashid occupo’ e saccheggio’ l’isola per un breve periodo e sotto il governo dell’Imperatore Alessio I venne attaccata ed occupata dai pirati.
Nel 1097, occupata dai crociati, divenne il pomo della discordia tra Pisani, Genovesi e Veneziani che ne disputarono il possesso. Durante la caduta di Costantinopoli per mano dei Franchi, nel 1204, l’ex governatore di Rodi Leone Gavala si dichiaro’ principe ereditario (Cesare) alternando una posizione indipendente ad una di alleanza con Bisanzio.
L’Architettura Bizantina a Rodi, Grecia
Rodi, con la sua storia stratificata, rappresenta una delle mete più affascinanti per chi vuole esplorare l’architettura bizantina nel Mar Egeo. Le tracce di questo periodo, che va dal IV al XV secolo, testimoniano l’influenza dell’Impero Bizantino sull’isola, in termini di religione, cultura e stile architettonico.
Gli edifici bizantini a Rodi si caratterizzano per la fusione di elementi religiosi e difensivi. Chiese e monasteri spesso presentano pianta centrale a croce greca, cupole eleganti e affreschi interni che illustrano scene sacre con colori vividi e iconografie tipiche. La scelta dei materiali, pietra locale e mattoni conferisce solidità e armonia con il paesaggio circostante.
Uno degli aspetti più distintivi è l’uso di archi a tutto sesto, volte a botte e mosaici, che combinano funzionalità e decorazione. Le facciate esterne sono spesso sobrie, mentre l’interno sorprende per la ricchezza dei dettagli, con icone dorate, motivi geometrici e scene religiose che riflettono la spiritualità del periodo.
Molti edifici bizantini a Rodi sono stati successivamente adattati o restaurati dai Cavalieri di San Giovanni e dagli occupanti italiani, creando un interessante dialogo tra stili medievali, rinascimentali e bizantini. Questo stratificarsi di epoche rende l’architettura dell’isola unica, permettendo ai visitatori di osservare la continuità storica tra antico e moderno.
Tra i luoghi più rappresentativi si segnalano le piccole chiese della Città Vecchia, i monasteri sulle colline circostanti e alcuni edifici nascosti nei villaggi interni, che custodiscono affreschi e reliquie ancora oggi visibili. Passeggiare tra questi spazi significa comprendere l’importanza della religione e della comunità nell’epoca bizantina e ammirare la capacità degli artigiani dell’epoca di unire funzionalità e bellezza.
Oggi, l’architettura bizantina a Rodi non è solo testimonianza storica, ma anche patrimonio culturale che racconta la vita quotidiana, la spiritualità e le influenze artistiche di un periodo fondamentale per l’isola e per l’intero Mediterraneo orientale.
Link utili:
Rodi. La regina del Mediterraneo e la Wall Street della sua epoca: dal 411 avanti Cristo al 44 dopo Cristo… Lo splendore di una Repubblica Marinara, 1500 anni prima di Venezia. Di Roberto Timo.
